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Il 10 settembre andò in scena all’Autodromo Nazionale di Monza il decimo appuntamento stagionale del 1972. Arrivati al GP d’Italia Emerson Fittipaldi era ad un passo dalla conquista suo primo titolo mondiale di Formula 1. Il pilota brasiliano comandava la classifica con 27 punti di vantaggio su Stewart e Hulme e questo grazie alle 4 vittorie nei Gran Premi di Spagna, Belgio, Inghilterra ed Austria. Dal punto di vista tecnico la Lotus 72D usata da “El rato” aveva un baricentro molto basso ed era molto simile alla vettura che permise a Jochen Rindt di aggiudicarsi il titolo mondiale postumo nel 1970. Per ovviare alle numerose critiche dopo la scomparsa del pilota austriaco, Colin Chapman portò il peso della vettura da 530 a 550 Kg grazie anche all’uso di materiali più resistenti. La Lotus però temeva ancora di finire nelle grinfie della magistratura italiana dopo il weekend nero di due anni prima e così iscrisse alla gara Emerson Fittipaldi sotto le insegne del team World Wide Racing. Mezz’ora prima dalla partenza i tecnici Lotus si accorsero di una perdita di benzina all’interno dell’abitacolo della vettura di Fittipaldi. Questo mise in dubbio la partecipazione del pilota brasiliano; ma i meccanici fecero il miracolo ed in venti minuti asciugarono tutto e cambiarono il serbatoio del carburante. Per Emerson Fittipaldi arrivò così la sua sesta vittoria della carriera davanti al pubblico di Monza ma anche il titolo piloti con due gare d’anticipo. Il pilota di San Paolo fu anche il primo campione brasiliano, e con i suoi 25 anni, il più giovane campione del mondo nella storia della formula 1.
On 10 September the tenth round of the 1972 season was staged at the Autodromo Nazionale di Monza. At the Italian GP Emerson Fittipaldi was one step away from winning his first Formula One world title. The Brazilian driver led the standings with 27 points ahead of Stewart and Hulme thanks to four victories in the Grands Prix of Spain, Belgium, England and Austria. From a technical point of view, the Lotus 72D used by "El rato" had a very low centre of gravity and was very similar to the car that enabled Jochen Rindt to win the world title posthumously in 1970. To make up for the many criticisms after the death of the Austrian driver, Colin Chapman increased the weight of the car from 530 to 550 kg by using stronger materials. Lotus, however, still feared it would end up in the clutches of the Italian judiciary after the black weekend two years earlier and so entered Emerson Fittipaldi in the race under the World Wide Racing team banner. Half an hour before the start, Lotus technicians noticed a petrol leak inside the cockpit of Fittipaldi's car. This cast doubt on the Brazilian driver's participation; but the mechanics performed a miracle and within twenty minutes dried everything out and changed the fuel tank. For Emerson Fittipaldi thus came his sixth career victory in front of the Monza crowd but also the drivers' title with two races to spare. The driver from Sao Paulo was also the first Brazilian champion, and at 25 years of age, the youngest world champion in Formula 1 history. ... Vedi altroVedi meno
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Il 12 giugno 1966 si corse a Spa Francorchamps il Gran Premio del Belgio, secondo appuntamento della stagione di Formula 1, dopo la vittoria di Jackie Stewart a Monaco, nella gara inaugurale.
In griglia si è schierato anche Lorenzo Bandini, con la Ferrari 246 F166. La gara partì sotto un cielo carico di pioggia: Surtees prese subito il comando, ma a metà del primo giro, nei pressi della Burnenville il gruppo ritrovò davanti una vera tempesta. Il pilota inglese della Ferrari ne uscì indenne, Bonnier, Spence, Siffert, Hulme, invece, finirono fuori pista, mentre Rindt dopo un pauroso testacoda alla chicane “Masta” riuscì a evitare le barriere proseguendo la gara.
Delle 18 vetture partire, solo in sette passarono sul traguardo del primo giro.
La gara terminò con la vittoria, di Surtees, che conquistò il suo terzo “hat trick” della carriera, condividendo il podio con Jochen Rindt e Lorenzo Bandini. Punti anche per Brabham e Ginther.
On 12 June 1966 the Belgian Grand Prix, the second round of the Formula One season, was held at Spa Francorchamps, following Jackie Stewart's victory at Monaco in the opening race.
Lorenzo Bandini also lined up on the grid in the Ferrari 246 F166. The race started under a rain-laden sky: Surtees immediately took the lead, but halfway through the first lap, near Burnenville the group found a real storm ahead. The British Ferrari driver came out unscathed, Bonnier, Spence, Siffert and Hulme, on the other hand, ended up off the track, while Rindt, after a frightening spin at the ‘Masta’ chicane, managed to avoid the barriers and continued the race. Of the 18 cars that started, only seven crossed the finish line on the first lap. The race ended in victory for Surtees, who scored his third “hat trick” of his career, sharing the podium with Jochen Rindt and Lorenzo Bandini. Points also went to Brabham and Ginther. ... Vedi altroVedi meno
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